Identità del Liceo Artistico “M.M. Lazzaro” tra tradizione e innovazione
I quindici anni di autonomia del nostro Istituto hanno consentito di traghettare le pluridecennali esperienze laboratoriali, che dall’Istituto d’Arte, attraverso la sperimentazione Michelangelo si sono tramandate al Liceo Artistico “M.M. Lazzaro”, tra tradizione ed innovazione: questi ultimi due aspetti costituiscono dunque la forza della nostra scuola. Da una parte infatti i laboratori tradizionalmente presenti nel vecchio ordinamento (ebanisteria, laccatura e doratura, modellistica, serigrafia, etc.) sono confluiti in quelli del più recente ordinamento ed hanno radicato, tramite le frequenti attività di team working, una metodica di progettualità, dall’ideazione alla realizzazione laboratoriale del modello, in tutti gli ambiti di indirizzo, secondo la prassi tipica degli istituti d’arte, ma che oggi è richiesta in modo esplicito ai Licei artistici (come è evidente dalle recenti prove d’esame ministeriali).
Dall’altra la nascita di laboratori innovativi, anche in funzione dei nuovi indirizzi Liceali, e la trasformazione e l’aggiornamento di quelli già esistenti, grazie alle più moderne tecnologie, ha contribuito a far restare questo indirizzo di studi al passo con i tempi, anche grazie all’integrazione tra la metodica progettuale e l’uso di TIC, CLIL e l’apertura alla realtà territoriale tramite stage ed attività di alternanza scuola- lavoro. Nel panorama dei Licei artistici italiani, sullo sfondo comune della formazione artistica, oggi il Liceo Artistico Lazzaro è caratterizzato dunque da tre poli identitari, definiti durante il suo percorso di sviluppo: quello dell’area dei Arti Figurative/Beni Culturali, quello dell’area di Scenografia/Multimedialità/Grafica e quello di Architettura/ Design.
Il primo scaturisce dai quindici anni di sperimentazione Michelangelo, in cui alle tradizionali aree della libera espressione artistica scultoreo- pittorica, della grafica e dell’architettura e design, si aggiungeva quello relativo all’area dei Beni Culturali, di Rilievo e Catalogazione, la cui esperienza ha condotto, anche negli anni successivi all’abolizione di quest’indirizzo, a collaborazioni profondamente formative con Enti territoriali preposti alla salvaguardia dei BBCC, come le esperienze di didattica museale e di animazione di attività laboratoriali presso il Museo civico del Castello Ursino di Catania e l’allestimento del Museo del Carretto Siciliano per la Provincia presso Aci Sant’Antonio, fino alla recente esperienza di alternanza scuola – lavoro di respiro internazionale.
Il secondo è frutto delle indicazioni ministeriali e delle esigenze degli stakeholder, a partire dagli studenti sempre più esigenti in termini di tecnologia e comunicazione sul web e social network, per arrivare alle innovazioni dell’istruzione universitaria, che nello specifico richiede competenze di partenza sempre più avanzate; questo percorso è confluito in esperienze e riconoscimenti anche a livello nazionale, quali il secondo posto per il video “AttivAzione” in un concorso nazionale, la produzione di video promozionali per un concorso di scrittura, nonché la partecipazione ad un cortometraggio e a videoclip, nell’ambito dell’attività di alternanza scuola- lavoro.
Il terzo è erede dell’esperienza pluridecennale della sezione di Architettura e Ambiente, ma si apre verso le nuove frontiere del Design, legate alla innovativa concezione della produzione in cui progetto e prototipo si avvalgono delle tecnologie digitali, di cui i nostri studenti iniziano ad avere esperienza anche grazie a seminari ed interventi di associazioni e professionisti a scuola.
E’ tuttavia da sottolineare che la didattica della nostra scuola mantiene una forte impronta di interdisciplinarietà, tramandata dalla tradizione dell’Istituto d’Arte, che consente frequenti collaborazioni trasversali tra le diverse sezioni, inevitabilmente presenti per esempio all’interno dell’indirizzo di Scenografia.